La manifestazione ha luogo il 20 giugno del 1948 e riscuote subito un elevato successo di partecipanti con ben 75 iscritti di cui 66 effettivamente partenti ma soprattutto di pubblico che affolla numerosissimo gli spalti del Pasubio incurante della pioggia battente.
Le categorie previste sono quella Turismo e la Sport. Grande attesa per gli idoli locali tra cui i piloti della Scuderia “Monte Cengio” dell’Ing. Dell’Orto ed è proprio uno di essi, lo scledense Erminio Fanchin a bordo di una vettura sport con telaio Fiat 1100 e motore Alfa Romeo 2350 ad aggiudicarsi la prima vittoria.
Sulla scorta dell’ottimo successo riscosso la manifestazione viene ripetuta con la seconda edizione il 16 giugno del 1949 con una nuova formula mista tra regolarità e velocità che prevedeva un percorso di avvicinamento da Schio a Valli del Pasubio con tempo imposto e poi la corsa vera e propria sul classico percorso in salita; la classifica stilata sulla base di entrambi i tempi.
Tale formula particolare ha tuttavia un po’ frenato le iscrizioni che si sono limitate a 44 vetture di cui solo 37 effettivamente partite.
Vincitore assoluto il conte Cesare D’Acquarone abilissimo a bordo di una mastodontica Alfa Romeo 2500 SS poco adatta alle impervie del percorso.
Sfortunatissimo il pilota locale Giovanni Maioli, a bordo di una bellissima sport Dell’Orto Lancia Aprilia con carrozzeria a siluro, che all’improvviso si è trovato davanti un Torpedone che procedeva inopinatamente in discesa. Riuscito ad evitare l’impatto per un soffio è giunto al traguardo alle spalle del vincitore con un distacco inferiore al secondo.
La terza edizione, programmata per il 18 giugno 1950, abbandona la doppia formula e torna alla classica gara di velocità in salita. Diversamente dal Regolamento, per sostenere gli oneri dei piloti, i premi previsti in ,medaglie d’oro vengono sostituiti da corrispettivi in denaro.
Si cominciano a vedere nomi importanti a livello nazionale ed infatti tra tutti spunta la vittoria il veronese Giulio Cabianca con la OSCA 1100 seguito da altre due vetture sport, Pasqualini con la Fiat Giannini ed il grande Comirato con la Fiat 1100 Sport.
l 24 giugno 1951 prende il via la quarta edizione con particolari novità sulle categorie di vetture ammesse, in linea con le direttive nazionali. A fianco delle Turismo e Sport viene inserita anche la categoria Gran Turismo, inoltre le vetture Turismo non sono più suddivise in classi di cilindrata bensì di modello (esclusivamente nazionale) con possibilità per i piloti di ogni classe di combattere ad armi pari.
Nonostante un violento temporale è ancora Giulio Cabianca a staccare il miglio tempo alla guida di una nuova OSCA 1100 MT con un record che rimarrà imbattuto a lungo ed una media di quasi 67 km/h. Alle sue spalle Rodenghi con la nuovissima Lancia Aurelia B20 GT.
Ben 85 gli iscritti di cui 78 partenti.
La quinta edizione in programma per il 22 giugno 1952 è caratterizzata da una novità sul percorso, infatti il fondo stradale da sempre sterrato è stato soggetto di lavori di asfaltatura ma solo per 4 dei dieci chilometri.
Sicuramente quindi risultava più veloce ma con l’insidia poi del lo scivolosissimo ghiaino nelle parte finale.
La gara valida per il Campionato Triveneto vede al via i migliori piloti delle Tre Venezie ma alcuni validissimi protagonisti, primo fra tutti Cabianca, risultano assenti perché impegnati in concomitanti gare valide per il titolo Nazionale.
Trionfano questa volta le vetture chiuse con il trentino Fausto Rodenghi alla guida della Lancia Aurelia B20 GT davanti al vicentino Luigi Fornasari con la Alfa Romeo 1900, ancora terzo Comirato con la OSCA 1100 Sport. 81 gli iscritti con 62 partenti.
Novità assoluta nel 1953. Infatti il tratto stradale che sale al Pasubio non è disponibile per il completo lavoro di asfaltatura intrapreso dall’ANAS e così la sesta edizione viene organizzata il 10 maggio 1953 lungo la salita del Costo che porta ad Asiago.
Le novità regolamentari nazionali non prevedono più le classi di modello nella categoria Turismo e questo scatena varie polemiche nella classe minore ove i piloti della Fiat 500 c devono competere con le più potenti e veloci Dyna Panhard.
Sono ancora le vetture chiuse a dominare la corsa, in particolare le Turismo. Sul Costo sale infatti velocissimo il trentino Camillo Fambri alla guida di una Alfa Romeo 1900 TI relegando al secondo posto nuovamente Luigi Fornasari allla guida di una analoga vettura, terzo il veneziano Eugenio Lubich con la Lancia Aurelia B22.
Il 6 giugno 1954 viene disputata la settima ed ultima edizione, di nuovo lungo il classico percorso che da Valli del Pasubio sale a Pian delle Fugazze, ma questa volta su fondo stardale totalmente asfaltato e pertanto ben più veloce.
La manifestazione, valida per il Campionato Triveneto, ha visto al via 57 piloti ai quali se ne sono aggiunti altri 12 per la eliminatoria triveneta del campionato nazionale Volante d’Argento.
Numerosissimo ancora il pubblico presente accorso anche dalle regioni limitrofe nonostante il tempo inclemente e che tuttavia ha ostacolato non poco la corsa delle ultime vetture sport.
Notevoli gli exploit nelle varie classi, complici oltre alla maggior potenza delle vetture le diverse condizioni del fondo stradale, ma è con l’avvio delle vetture sport che si assiste a prestazioni incredibili.
Sale infatti velocissimo Sergio Monti con la sua nuovissima Stanguellini 750 stabilendo il nuovo record di 8’22’’ a quasi 75 km/h di media. Al secondo posto il locale Fedele Lampertico con una potentissima Maserati A6GCS seguito da Eugenio Lubich con la Lancia Aurelia 2500 Sport e Pier Umberto Sartori con una Ferrari 2000 Sport.
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